Archivi giornalieri: 5 Maggio 2021

V Domenica di Pasqua – 2 Maggio 2021

Omelia di don Mario Testa >>>

Vangelo

Chi rimane in me e io in lui porta molto frutto.

Dal Vangelo secondo Giovanni
Gv 15,1-8

In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: «Io sono la vite vera e il Padre mio è l’agricoltore. Ogni tralcio che in me non porta frutto, lo taglia, e ogni tralcio che porta frutto, lo pota perché porti più frutto. Voi siete già puri, a causa della parola che vi ho annunciato.
Rimanete in me e io in voi. Come il tralcio non può portare frutto da se stesso se non rimane nella vite, così neanche voi se non rimanete in me. Io sono la vite, voi i tralci. Chi rimane in me, e io in lui, porta molto frutto, perché senza di me non potete far nulla. Chi non rimane in me viene gettato via come il tralcio e secca; poi lo raccolgono, lo gettano nel fuoco e lo bruciano.
Se rimanete in me e le mie parole rimangono in voi, chiedete quello che volete e vi sarà fatto. In questo è glorificato il Padre mio: che portiate molto frutto e diventiate miei discepoli».


Ermes Maria Ronchi, su Avvenire: Più che pulite, Dio chiede mani colme di vendemmia >>>

Gesù ci comunica Dio attraverso lo specchio delle creature più semplici: Cristo vite, io tralcio, io e lui la stessa pianta, stessa vita, unica radice, una sola linfa.
E poi la meravigliosa metafora del Dio contadino, un vignaiolo profumato di sole e di terra, che si prende cura di me e adopera tutta la sua intelligenza perché io porti molto frutto; che non impugna lo scettro dall’alto del trono ma la vanga e guarda il mondo piegato su di me, ad altezza di gemma, di tralcio, di grappolo, con occhi belli di speranza. …


Luciano Manicardi, monastero di Bose: Rimanere nell’amore di Cristo >>>

Ebbene, il vangelo odierno pone l’accento sulla dimensione di interiorità essenziale alla vita di fede: “rimanere in Cristo” è espressione che parla di un’attività che si svolge nell’intimo del credente. Ovvero, la fede deve diventare vita nel profondo della persona, altrimenti sarà la stessa vita di relazione e di comunione che ne scapiterà. La vita di relazione contrassegnata dal “con” gli altri e dal “per” gli altri è resa possibile dal radicamento della vita di Cristonel profondo della persona. Questo radicamento è espresso nel testo giovanneo con l’immagine del legame fra tralcio e vite e con il verbo “rimanere”. …


Gesuiti Villapizzone, Milano ( http://www.gesuiti-villapizzone.it/sito/lectio/vangeli.html )

IO-SONO la vita e voi i tralci

Gesù, veravite, porta il dolce frutto che a tutti dà gioia, a Dio per primo: vive pienamente l’amore di Dio per l’uomo e l’amore dell’uomo per Dio. Amando lui e dimorando in lui, portiamo il suo stesso frutto: diventiamo come lui, partecipando alla sua vita e alla pienezza della sua gioia.