Vangelo
Prese a mandarli.
Dal Vangelo secondo Marco
Mc 6,7-13
In quel tempo, Gesù chiamò a sé i Dodici e prese a mandarli a due a due e dava loro potere sugli spiriti impuri. E ordinò loro di non prendere per il viaggio nient’altro che un bastone: né pane, né sacca, né denaro nella cintura; ma di calzare sandali e di non portare due tuniche.
E diceva loro: «Dovunque entriate in una casa, rimanetevi finché non sarete partiti di lì. Se in qualche luogo non vi accogliessero e non vi ascoltassero, andatevene e scuotete la polvere sotto i vostri piedi come testimonianza per loro».
Ed essi, partiti, proclamarono che la gente si convertisse, scacciavano molti demòni, ungevano con olio molti infermi e li guarivano.
Ermes Maria Ronchi, su Avvenire: Vita senza demoni e un mondo guarito >>>
Chiamò a sé i Dodici e prese a mandarli. Ogni volta che Dio ti chiama, ti mette in viaggio. Il nostro Dio ama gli orizzonti e le brecce. A due a due: perché il due non è semplicemente la somma di uno più uno, è l’inizio del noi, la prima cellula della comunità. Ordinò loro di non prendere nient’altro che un bastone. Solo un bastone a sorreggere la stanchezza e un amico su cui appoggiare il cuore….
Luciano Manicardi, monastero di Bose: Con i modi del Signore >>>
… La missione non è frutto dell’iniziativa personale, non è espressione del protagonismo del credente che si inventa avventuriero della fede o che intende “salvare il mondo” con le sue buone ed eroiche intenzioni e disposizioni. Il missionario è un chiamato: quindi dev’essere anzitutto una persona obbediente alla parola del Signore, disposto a rinnovare la propria chiamata giorno per giorno con l’ascolto quotidiano della parola di Dio. La missione dice dunque riferimento fondante a Colui che invia, prima ancora che rapporto con i destinatari dell’annuncio. Solo così la missione potrà essere sacramento della presenza e della venuta del Signore. Altrimenti sarà una mera manifestazione del protagonismo umano che, anche quando si esprime con maniere spirituali o pastorali, è in realtà profondamente mondano. …
Gesuiti Villapizzone, Milano ( http://www.gesuiti-villapizzone.it/sito/lectio/vangeli.html
“Chiamò innanzi i Dodici e cominciò a inviarli”.
Quando uno accoglie Gesù, il Figlio, fa come lui: testimonia ai fratelli l’amore del Padre. La Parola, che ci fa figli di Dio, è un seme da seminare nel mondo intero: chi l’ha ascoltata, la comunica agli altri. Uno diventa figlio solo quando si sente responsabile dei fratelli.