Omelia don Mario Testa – Celebrazione 17_97_2022 – ore 19.00 >>>
Vangelo
Marta lo ospitò. Maria ha scelto la parte migliore.
Dal Vangelo secondo Luca
Lc 10,38-42
In quel tempo, mentre erano in cammino, Gesù entrò in un villaggio e una donna, di nome Marta, lo ospitò.
Ella aveva una sorella, di nome Maria, la quale, seduta ai piedi del Signore, ascoltava la sua parola. Marta invece era distolta per i molti servizi.
Allora si fece avanti e disse: «Signore, non t’importa nulla che mia sorella mi abbia lasciata sola a servire? Dille dunque che mi aiuti». Ma il Signore le rispose: «Marta, Marta, tu ti affanni e ti agiti per molte cose, ma di una cosa sola c’è bisogno. Maria ha scelto la parte migliore, che non le sarà tolta».
Ermes Maria Ronchi, su Avvenire: Marta cuore del servizio, Maria cuore dell’ascolto >>>
La casa è piena di gente, ci sono Gesù e i suoi; Maria, la giovane, seduta ai piedi dell’amico, i discepoli intorno, forse Lazzaro tra loro; Marta, la generosa, è nella sua cucina, alimenta il fuoco, controlla le pentole, si alza, passa e ripassa davanti al gruppo a preparare la tavola, affaccendata per tutti. Maria seduta ascoltava Gesù. Un uomo che profuma di cielo e una donna, seduti vicinissimi. Una scena di maestro-discepola così inconsueta per gli usi del tempo che pare quasi un miracolo. Tutti i pregiudizi sulle donne saltati in aria, rotti gli schemi. Presi l’uno dall’altra: lui totalmente suo, lei totalmente sua. La immagino incantata davanti alle parole del maestro e amico, come se fosse la prima volta. Conosciamo tutti il miracolo della prima volta. Poi, lentamente ci si abitua. L’eternità invece è non abituarsi mai, è il miracolo della prima volta che si ripete sempre, come nella casa dell’amicizia, a Betania. ….
Luciano Manicardi – Comunità di Bose: Uno spazio per l’altro >>>
… Ora, in questo testo noi possiamo anche vedere la polarità fra azione e relazione, tra il molto fare di Marta e la relazione in cui entra Maria, o possiamo vedervi il confronto tra l’illusione di sé di Marta, la sua fuga da sé e il suo stordimento nel molto servire e nel troppo parlare che diviene uno sparlare, un far rumore, e la forza di Maria che abita il silenzio, è interamente raccolta nell’atto dell’ascolto, e suscita il discernimento di Gesù che vede in lei la persona che, a differenza di Marta, ha operato una scelta. E la scelta di ciò che nessuno mai le potrà togliere (10,42). Maria sceglie l’essenziale, ciò senza cui tutto perde senso, Maria sceglie e abita l’unica cosa di cui c’è bisogno. …..
Gesuiti Villapizzone, Milano ( http://www.gesuiti-villapizzone.it/sito/lectio/vangeli.html
Seduta accanto, ascoltava la sua parola
Ci sono due forme di religiosità: quella di Marta, che vuol
piacere al Signore, e quella di Maria, alla quale piace il Signore.
La prima è tutta presa da ciò che deve fare per lui, la seconda
da ciò che fa lui per lei. La prima è la religione della legge, la
seconda è il vangelo dell’amore. Se prima non accogliamo
l’amore del Samaritano per noi, il nostro fare è sempre simile a
quello del lo scriba, del sacerdote e del levita.