Omelia don Bernard Tondé >>>
Omelia don Mario Testa >>>
Vangelo Gv 15,9-17
Nessuno ha un amore più grande di questo: dare la sua vita per i propri amici.
In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: «Come il Padre ha amato me, anche io ho amato voi. Rimanete nel mio amore. Se osserverete i miei comandamenti, rimarrete nel mio amore, come io ho osservato i comandamenti del Padre mio e rimango nel suo amore. Vi ho detto queste cose perché la mia gioia sia in voi e la vostra gioia sia piena.
Questo è il mio comandamento: che vi amiate gli uni gli altri come io ho amato voi. Nessuno ha un amore più grande di questo: dare la sua vita per i propri amici. Voi siete miei amici, se fate ciò che io vi comando. Non vi chiamo più servi, perché il servo non sa quello che fa il suo padrone; ma vi ho chiamato amici, perché tutto ciò che ho udito dal Padre mio l’ho fatto conoscere a voi.
Non voi avete scelto me, ma io ho scelto voi e vi ho costituiti perché andiate e portiate frutto e il vostro frutto rimanga; perché tutto quello che chiederete al Padre nel mio nome, ve lo conceda. Questo vi comando: che vi amiate gli uni gli altri».
Ermes Maria Ronchi, su Avvenire: Se tu ami, la tua vita è comunque un successo >>>
….Amatevi come io vi ho amato. Non dice “quanto me”, perché non ci arriveremmo mai, io almeno; ma “come me”, con il mio stile, con il mio modo unico: lui che lava i piedi ai grandi e abbraccia i bambini; che vede uno soffrire e prova un crampo nel ventre; lui che si commuove e tocca la carne, la pelle, gli occhi; che non manda via nessuno; che ci obbliga a diventare grandi e accarezza e pettina le nostre ali perché pensiamo in grande e voliamo lontano. Chi ti ama davvero? Non certo chi ti riempie di parole dolci e di regali. L’amore è vero quello che ti spinge, ti incalza, ti obbliga a diventare tanto, infinitamente tanto, a diventare il meglio di ciò che puoi diventare (Rainer Maria Rilke)….. …
Luciano Manicardi, monastero di Bose: Amici del Signore >>>
…..Il nostro testo è una sorta di inno all’amore e contiene un profondo insegnamento sull’arte di amare. Dice Gesù: “Come il Padre ha amato me, così anch’io ho amato voi”. Non dice: “così io ho amato Lui”, ma: “così io ho amato voi”. E più avanti, dopo aver affermato di aver amato i discepoli, non aggiunge, “così voi amate me”, ma: “Amatevi gli uni gli altri” (Gv 15,17). Ecco la logica dell’amore che viene da Dio. L’amore vissuto e poi chiesto da Gesù ai discepoli non è la reciprocità, non è un moto circolare che si snoda in “va e vieni” tra amato e amante. Infatti, come l’amore del Padre per Gesù diviene l’amore con cui Gesù ama i suoi, così l’amore di Gesù per i suoi è chiamato a diffondersi come amore di ciascuno per gli altri. Questa affermazione, che fonda la libertà dei rapporti nella vita comunitaria cristiana, è invito a non pretendere mai reciprocità, ma ad amare nella più assoluta gratuità. Non dice qualcosa di analogo l’evangelista Matteo quando scrive: “Se amate quelli che vi amano, … cosa fate di straordinario? Non fanno così anche i pagani?” (Mt 5,46-47). La rivelazione dell’amore che viene da Dio va ben oltre la logica della reciprocità. Gesù aggiunge, secondo il terzo evangelista: “Amate i vostri nemici, fate del bene e prestate senza sperarne nulla” (Lc 6,35).. …
Gesuiti Villapizzone, Milano ( http://www.gesuiti-villapizzone.it/sito/lectio/vangeli.html )
IO-SONO la vita e voi i tralci
Gesù, veravite, porta il dolce frutto che a tutti dà gioia, a Dio per primo: vive pienamente l’amore di Dio per l’uomo e l’amore dell’uomo per Dio. Amando lui e dimorando in lui, portiamo il suo stesso frutto: diventiamo come lui, partecipando alla sua vita e alla pienezza della sua gioia.